Le Chiese

Le Chiese della Città di Sarno

Santuario di Foce.

SARNO – Il Santuario della Madonna di Foce si trova vicino al fiume Sarno, che appunto dà il nome anche alla città in provincia di Salerno. Questa chiesa è antica e proviene dai resti di un altro edificio che rimase in vita fino ad un alluvione avvenuto intorno all’anno 1000. Dopo questa distruzione il Santo Guglielmo chiamato dal conte di Sarno, venne in paese e decise di fondare il santuario in onore della Madonna Assunta.

I fedeli cominciarono a visitare la chiesa e a portare il loro saluto alla Vergine Maria. Questo avvenne di anno in anno dopo la costruzione dell’edificio. In questo modo si alimentò la fede verso Gesù e le sue parole, consacrando il luogo come uno dei più importanti della Campania.

Ma sul santuario vi è anche una leggenda conosciuta in tutto il paese. La storia narra di alcune donne impegnate ad attingere l’acqua dal fiume. Proprio in quegli istanti ebbero la fortuna e la gioia di incontrare la Madonna con il Bambino, che apparve sotto l’ottava arcata, al centro delle quindici sorgenti di Foce, l’affluente del fiume Sarno. Sembra che proprio da queste rivelazioni avvenne la costruzione del tempio dedicato alla Madonna della Foce.

Purtroppo molti sono stati i restauri subiti dalla chiesa. Dopo il primo alluvione che diede luce al santuario, ne avvenne un altro intorno al 1500. Un millennio più tardi ci fu l’eruzione del Vesuvio che gli diede il colpo di grazia. Ma i fedeli non si demoralizzarono, si rimboccarono le maniche e con i soldi accumulati rimisero in sesto il luogo di culto che ebbe la consacrazione definitiva nel 1720.

La facciata è molto semplice e l’interno è ad una navata. Il modello su cui è stata edificata è paragonabile a quello della Cattedrale di Episcopio, frazione di Sarno, in cui è presente la sede episcopale.

Sull’altare maggiore è posto il trono dove risiede la statua in legno della Madonna incoronata che porta in braccio il Bambino. Sulle fiancate sono visitabile le 8 cappelle, tra cui quella dedicata al santo fondatore Guglielmo e quella della Madonna delle Grazie, detta Giuliana.

Uno dei luoghi di interesse di Sarno è il Santuario di Santa Maria della Foce, meta di pellegrinaggi dei fedeli locali a Ferragosto. L’edificio attuale sorge su una struttura preesistente, risalente al 1520, e fu costruita a partire dal 1631. La consacrazione ebbe luogo nel 1720. La facciata è semplice, caratterizzata da paraste. Il campanile è stato realizzato dopo la Seconda Guerra Mondiale su modello del campanile di San Marco di Venezia, in sostituzione di una torre campanaria più antica. All’interno, di notevole interesse è l’altare maggiore del 1720. Gli affreschi e le decorazioni alle pareti sono più recenti, essendo state effettuate nel secolo scorso. Nel Cinquecento è stata scoperta una struttura ipogea, alla quale si accede dalla parte sinistra dell’ingresso, risalente al periodo medievale e decorata con affreschi realizzati nel Trecento. In essa è collocata una tomba in cui probabilmente riposa il guerriero Gualtieri da Brienne. L’annesso convento fu fondato dai verginiani di San Guglielmo da Vercelli nel Medioevo, e passò ai frati francescani osservanti nel XVI secolo.

 

Duomo

La sede vescovile di Sarno risale al 1066 e l'antica cattedrale, di stile romanico, edificata in località Episcopio, rimase in vigore fino alla sua completa ricostruzione dalle fondamenta nel Seicento, ad opera del vescovo locale Stefano Sole di Castelblanco. Inaugurata nel 1627 essa subì ingenti danni a causa dell'eruzione del Vesuvio nel 1631: da allora numerosi furono i restauri cui fu sottoposta. Si devono in particolare menzionare gli interventi del vescovo Nicola Antonio de Tura che, a metà del Seicento circa, completò gli arredi interni arricchendo la chiesa con le decorazioni del cassettonato e del presbiterio. Dell'antico edificio romanico, a tre navate, rimane solo il campanile, a destra della facciata

La facciata, in pietra di tufo, è in stile tardo rinascimentale. Nel timpano in cima alla facciata è posta la statua di san Michele arcangelo con la spada sguainata, mentre in due nicchie ai lati del portale sono i busti dei santi apostoli Pietro e Paolo.

L'interno della chiesa è ad un'unica navata con otto cappelle laterali. Sul lato destro si trovano le cappelle dedicate a Maria regina dei santi, all'Addolorata, al Sacro Cuore di Gesù e a san Giovanni Battista, ove si trova il battistero e l'accesso alla sacrestia. Sul lato sinistro vi sono le cappelle dedicate alla Madonna del Carmelo, al Rosario, a san Michele arcangelo e al Santissimo Sacramento, dove è una tela barocca di Angelo Solimena raffigurante l’Ultima cena. In queste cappelle sono distribuite diverse opere settecentesche.

Una delle opere d'arte più importanti e significative della chiesa è il soffitto a cassettoni, del Seicento, di Angelo e Francesco Solimena e collaboratori, in cui sono inserite 21 tele raffiguranti episodi di apparizioni di san Michele e di altri angeli tratti dall'antico testamento, dal nuovo Testamento e dalla tradizione cristiana.

L'altra opera di maggior pregio della cattedrale è la cona che domina il presbiterio, opera di Angelo Solimena; al centro è la tela che raffigura l’Arcangelo Michele che sconfigge Lucifero e ai suoi lati le raffigurazioni dei santi apostoli Pietro e Paolo.

Dal punto di vista artistico è pure importante la sacrestia con volta affrescata del XVIII secolo.

Data:
03-11-2023